Michela Isalberti

Benessere organizzativo e competitività aziendale

Performance

A partire dagli anni Novanta si è iniziato ad utilizzare l’acronimo di origine militare V.U.C.A. per descrive un contesto economico-sociale: volatile (Volatility), incerto (Uncertainty), complesso (Complexity), ambiguo (Ambiguity).

Il nostro tempo è caratterizzato da incertezza, complessità, ambiguità e volatilità: la scarsità di risorse, la forte competizione, i confini tra settori sono meno evidenti, è più difficile identificare chiaramente i competitors dai business partner attuali e potenziali, mantenere e rafforzare relazioni efficienti ed efficaci con tutti i portatori di interesse.

La capacità di creare valore e innovazione è sempre più fortemente dipendente dal fattore conoscenza e dalle modalità con cui la conoscenza viene progettata, gestita e monitorata.

Il knowledge worker che caratterizza il nostro tempo è sempre più una “one man company” che si caratterizza per avere a che fare quotidianamente con un approccio imprenditoriale da un lato e logiche e dinamiche di gestione della conoscenza appartenenti al mondo del lavoro intellettuale dall’altro.

La gestione delle Risorse Umane presuppone sempre più che l’attenzione sia posta sui risultati e sull’efficacia ed efficienza dei processi, intervenendo sui modelli organizzativi e sui meccanismi di coordinamento e collaborazione interni ed esterni al sistema impresa, sull’adozione di standard agili di organizzazione del lavoro, smartworking e welfare.

Benessere organizzativo e gestione della relazione

In questo contesto l’attività di coordinamento e l’ottimizzazione della gestione della relazione assume un ruolo chiave e un rinnovato valore strategico: oltre al sapere, saper fare, al saper essere oggi, ancor più che in passato, è essenziale il saper relazionarsi con sé e con gli altri.

Un’organizzazione agile si avvale sempre più di team formati da persone con alte professionalità, interdisciplinari, temporanei, discontinui, informali e l’attività di coordinamento risulta efficace se c’è flessibilità, capacità di adattamento, fluidità nel saper comunicare e gestire, in un continuum di consapevolezza, obiettivi, visioni, bisogni, progetti, soluzioni con i vari portatori di interesse interni ed esterni all’organizzazione.

Le tecnologie abilitanti, le piattaforme di social collaboration favoriscono la patrimonializzazione della conoscenza di una organizzazione, una gestione ed un monitoraggio efficiente ed efficace, tuttavia la persona è al centro di un sistema di Knowledge Management.

Le persone si relazionano quotidianamente come componenti di una comunità lavorativa e sociale e sono portatori di tutte quelle conoscenze, competenze ed esperienze professionali che caratterizzano il capitale umano di una organizzazione.

Benessere organizzativo e competitività aziendale

Il benessere delle Risorse Umane è pertanto una risorsa chiave per promuovere innovazione, cambiamento e competitività.

La mancanza di ascolto, cooperazione, condivisione può portare inevitabilmente a competizione interna e a perdita di fiducia.

La riduzione di fiducia genera un’ulteriore diminuzione della disponibilità di collaborare e ad un aumento dei conflitti, delle frustrazioni, di ridondanze nello svolgimento delle prestazioni lavorative che a loro volta, generano inevitabilmente un aumento di costi, una riduzione delle risorse disponibili, una variazione negativa di tutti quegli asset intangibili che caratterizzano il patrimonio aziendale.

Counseling organizzativo e gestione del cambiamento

Il counseling è un processo breve che facilita il cambiamento in un contesto di salutogenesi, ovvero di promozione del benessere, attraverso un processo integrato di crescita personale e professionale.

L’attività di counseling può variare in modo sostanziale in base all’orientamento, alla formazione, all’esperienza del professionista e alle tecniche utilizzate.

Il counseling organizzativo ha come obiettivo quello di promuovere l’empowerment del lavoratore e della lavoratrice attraverso una maggior consapevolezza di sé, delle proprie risorse e delle dinamiche relazionali tra individuo, gruppo di lavoro ed organizzazione.

 

  20 dicembre 2019