Michela Isalberti

La programmazione negli Enti Locali tra smart working e performance

Organizzazione del lavoro

Cos'è la pianificazione della gestione delle Risorse Umane per gli Enti Locali

La pianificazione della gestione delle Risorse Umane dell’Ente Locale è un’attività dinamica, riguarda l’Ente nella sua globalità, si articola in un arco temporale di breve - medio termine e richiede il coinvolgimento di vari soggetti appartenenti all’organizzazione.

E’ il risultato di un processo ed è fondamentale disporre di un’organizzazione del lavoro che possa correttamente orientare tutta l’attività dell'Ente Locale a definire un piano d’azione, le risorse finanziarie, umane e strumentali, i tempi e gli indicatori utili alla misurazione e valutazione della performance individuale e della performance organizzativa.

Il Piano Integrato di attività e organizzazione della Pubblica Amministrazione

Il decreto legge n. 80 del 9 giugno 2021 noto come Decreto Reclutamento PA, recante  Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia, prevede l’introduzione di una misura innovativa di organizzazione del lavoro: “Il  Piano Integrato di attività e organizzazione”.

Il Piano Integrato di attività e organizzazione è un documento di programmazione unico che le amministrazioni pubbliche sono tenute a presentare già dal 2021 e sostituisce i molteplici documenti di programmazione obbligatori negli Enti Locali.

Il Piano integrato di attività e organizzazione accorpa i piani della performance, del lavoro agile (POLA), della parità di genere, dell’anticorruzione. Restano esclusi dall’unificazione i documenti di carattere finanziario.

A breve verranno approvati due modelli: uno standard e un format semplificato per i Comuni sotto i 50 dipendenti.

Il Piano integrato di attività e organizzazione lascia ampia autonomia di gestione ai singoli Enti Locali.

L’art. 6 del Dl reclutamento stabilisce che: “Il Piano ha durata triennale, viene aggiornato annualmente e definisce: a) gli obiettivi programmatici e strategici della performance secondo i principi e criteri direttivi di cui all’articolo 10,  del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150;     b) la strategia di gestione del  capitale  umano  e  di  sviluppo organizzativo, anche mediante il ricorso al lavoro agile, e gli obiettivi   formativi   annuali   e   pluriennali, finalizzati   al raggiungimento della completa   alfabetizzazione   digitale, allo sviluppo delle conoscenze tecniche e delle competenze trasversali e manageriali e all'accrescimento culturale e dei titoli di studio del personale correlati all’ambito d’impiego e alla progressione di carriera del personale;…”.

In questo contesto la progettazione di un piano del lavoro agile e un piano di welfare aziendale ha un ruolo centrale con l’obiettivo di supportare l’Ente Locale a raggiungere i traguardi di performance organizzativa programmati e implementare un sistema di informazioni di carattere non finanziario a supporto della rendicontazione sociale.

L’Ente Locale ha la necessità di rendicontare i risultati ottenuti e gli impatti generati in modo trasparente, chiaro, comprensibile e credibile secondo il ben noto principio di accountability.

L’accountability interna si traduce con la responsabilizzazione dell’Ente Locale sull’utilizzo delle risorse umane, strumentali ed economico-finanziarie ed il Piano integrato di attività e organizzazione acquista un ruolo strategico-operativo rilevante, fornendo una visione d’insieme sulla mappatura dei processi e delle attività, sulla salute organizzativa, digitale, economico-finanziaria e professionale dell’Ente Locale.

 

30 luglio 2021