Michela Isalberti

La rendicontazione sociale: il ruolo dell’organizzazione e gestione delle risorse umane

Sostenibilità

La comunicazione amministrativa-contabile obbligatoria è di fondamentale importanza per la realizzazione di un piano di sostenibilità, tuttavia ha spesso il limite di fornire informazioni non adeguate relativamente a tematiche economiche non finanziarie che hanno una rilevanza sempre maggiore nel contesto socio-economico attuale.

Diventa pertanto necessario adottare un approccio integrato di comunicazione economica-aziendale anche per un’impresa che presenta caratteristiche di organizzazione e gestione di minore complessità.

Le informazioni economiche-finanziarie relative al costo del personale forniscono il supporto necessario alla redazione del bilancio, del budget e della contabilità analitica.

Le informazioni non finanziarie relative al capitale umano, alla dimensione sociale e relazionale di dipendenti e collaboratori e della comunità locale, alla valutazione e misurazione del valore aziendale generato dalle risorse immateriali, hanno lo scopo di soddisfare esigenze informative di tipo qualitativo.

Forniscono informazioni analizzate e sviluppate da varie prospettive della medesima realtà aziendale e facilitano la riclassificazione del conto economico a “valore aggiunto“ individuando i principali destinatari della ricchezza aziendale prodotto e distribuita.

In una logica integrata, è necessario che l’informativa economica-finanziaria e non finanziaria siano coordinate e che ci siano reciproci riferimenti che mettono in evidenza le correlazioni fra le diverse tipologie di informazioni quantitative e qualitative.

Raccordo tra standard internazionali e normativa nazionale

Il bilancio d’esercizio è obbligatorio, mentre la rendicontazione sociale è una forma di comunicazione volontaria.

Non ha una struttura formale predefinita e offre un’informativa chiara e semplice, allargando di molto il pubblico di riferimento.

Gli standard internazionali promuovono una serie di principi, criteri e numerosi indicatori grazie ai quali è possibile definire dei parametri comuni di valutazione e misurazione del capitale aziendale intangibile.

L’adeguamento a tali standard, seppur in maniera semplificata e adeguata alla minore complessità organizzativa e gestionale di una piccola e media impresa, facilita l’adozione di un “linguaggio comune” con cui dialogare con le grandi organizzazioni, valorizzare le risorse immateriali, comunicare lo stato di salute dell’impresa, la capacità di stare sul mercato nel medio-lungo termine.

Tuttavia è necessario un raccordo tra gli standard internazionali e la normativa nazionale economica-aziendale-giuslavoristica che caratterizza l’amministrazione, l’organizzazione e la gestione delle risorse umane per evitare di incorrere in facili azioni di social washing.

Per social washing si intendono tutte quelle pratiche che pongono l’attenzione su aspetti secondari con l’obiettivo di sviare l’attenzione da temi realmente significativi.
 

Vantaggi competitivi su misura per le PMI

La rendicontazione sociale integrata garantisce un costante miglioramento qualitativo dell’informativa economica-aziendale in un’ottica di accountability, trasparenza e completezza delle informazioni.

L’impresa comunica la sua capacità di produrre stabilmente valore nel medio-lungo periodo utilizzando un “linguaggio comune” idoneo a soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più eterogeneo, particolamente attento ai temi della sostenibilità sociale ed ambientale, con competenze e aspettative differenti: dal consumatore finale, alla banca, alle grandi organizzazioni della filiera produttiva, dagli enti locali al terzo settore, dal pubblico al privato, dal profit al non profit, dalle piccole medie imprese italiane alle organizzazioni internazionali.

 

30 dicembre 2020