Michela Isalberti

Sistema di gestione per la parità di genere tra PdR 125:2022, certificazione e sostenibilità sociale

Performance

Colmare il gender gap nel mercato del lavoro e raggiungere l’uguaglianza di genere sono obiettivi ben definiti da tempo: dalle linee guide internazionali, alla normativa nazionale, all’Agenda 2030.

Di recente sono stati ribaditi dal PNRR con la Missione V relativa alla coesione e l’inclusione sociale e dal D.L. n. 36/2022 che prevede un approfondimento sulla Certificazione della parità di genere.

Per ottenere un cambiamento reale è necessario integrare i principi di parità di genere con gli obiettivi aziendali, individuare adeguati sistemi di gestione delle Risorse Umane, standard di misurazione, reporting di sostenibilità.

Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022

La prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.
Le organizzazioni che intendono valorizzare la parità di genere hanno la necessità di implementare un modello gestionale e un piano d’azione allineato alle disposizioni introdotte dalla UNI/PdR125:2022.

La UNI/PdR 125:2022 si può scaricare gratuitamente dal sito di UNI Ente Italiano di Normazione e prevede la misurazione, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni.

Prevede l’utilizzo di specifici indicatori di performance (KPI) qualitativi e quantitativi.

Individua 6 aree di indicatori:

  1. Cultura e strategia
  2. Governance
  3. Processi HR
  4. Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
  5. Equità remunerativa per genere
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere promuovono innovazione e performance aziendale, facilitando la misurazione degli stati di avanzamento e la predisposizione di adeguati sistemi di reporting, con riferimento ad una certificazione di terza parte, un Organismo di Certificazione (OdC) che valuta la conformità alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022.

In Italia gli enti di certificazione sono solo quelli accreditati da Accredia, l’Ente italiano di accreditamento. Sul sito del Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri è presente la lista degli organismi di certificazione accreditati.

Certificazione della parità di genere e Codice delle pari opportunità

La legge n. 162/2021, ha portato alcune modifiche al D.lgs. n. 198/2006, il Codice delle pari opportunità e ha introdotto, dal 1^ gennaio 2022, la nuova Certificazione della parità di genere.

Il nuovo articolo 46bis Certificazione della parità di genere: "1. A decorrere dal 1° gennaio 2022 è istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
2. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delegato per le pari opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dello sviluppo economico, sono stabiliti:
a) i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle aziende di cui all'articolo 46, commi 1 e 1-bis, con particolare riferimento alla retribuzione corrisposta, alle opportunità di progressione in carriera e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche con riguardo ai lavoratori occupati di sesso femminile in stato di gravidanza;
b) le modalità di acquisizione e di monitoraggio dei dati trasmessi dai datori di lavoro e resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
c) le modalità di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e dei consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e degli enti di area vasta di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56, nel controllo e nella verifica del rispetto dei parametri di cui alla lettera a);
d) le forme di pubblicità della certificazione della parità di genere".

Rapporto biennale sulle pari opportunità

Le nuove regole relative alle modalità di redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private sono previste dal decreto 29 marzo 2022 del Ministero del Lavoro.
Il rapporto biennale sulla parità di genere da quest’anno è obbligatorio per le aziende con più di 50 dipendenti. Le aziende sotto i 50 dipendenti possono inviare un rapporto su base volontaria, in relazione alle modalità di partecipazione alle gare pubbliche.

La prima scadenza sarà il 30 settembre 2022 e poi a regime il 30 aprile. E’ prevista la modalità di trasmissione per via telematica.

Reporting di sostenibilità sociale

La parità di genere è un tema trasversale a molti obiettivi dell’Agenda 2030 e al PNRR.

Oggi il mercato e tutti i portatori di interesse richiedono una maggiore integrazione delle informazioni economiche e finanziarie, proprie del bilancio d’esercizio, con informazioni non economiche e finanziarie e una rinnovata attenzione agli impatti sociali ed ambientali ed alla certificazione di qualità.

Una strategia di buon governo facilita l’adozione di sistemi di gestione delle Risorse Umane e di organizzazione del lavoro moderni ed innovativi, piani di welfare aziendale e lavoro agile.

Consente di agire concretamente, ottenere risultati reali e comunicarli in modo efficiente ed efficace attraverso un sistema di reporting di sostenibilità che valorizza la "S" di social degli standard ESG.

 

  20 maggio 2022