Smart working: modalità semplificate fino al 15 ottobre 2020
Smartworking
Con la proroga dello stato di emergenza le aziende possono continuare a far ricorso allo smart working in forma semplificata fino al 15 ottobre 2020.
Il legislatore ha previsto una serie di agevolazioni per facilitare l'introduzione del lavoro agile.
In sintesi:
• è prevista la comunicazione telematica in fase di avvio (procedura ClicLavoro),
• non c’è l’obbligo di un accordo individuale scritto,
• determinate categorie di lavoratori, come i genitori di figli minori di 14 anni, hanno nuove priorità per poter richiedere al datore di lavoro di ricorrere al lavoro agile.
Per tutti gli altri elementi che caratterizzano il lavoro agile non cambia nulla.
Le regole sulla gestione del lavoratore smart sono quelle previste dagli articoli dal 18 al 23 della Legge n. 81/2017.
Un’occasione per sperimentare
Durante il lockdown il ricorso allo smart working è avvenuto in maniera continuativa per far fronte allo stato di emergenza.
Non c’è alcun limite temporale obbligatorio minimo o massimo per il ricorso al lavoro agile.
Per esempio si può ricorrere allo smart working per una mezza giornata o una giornata intera a settimana, due giornate al mese, a rotazione tra i lavoratori di un determinato ufficio o reparto.
Le combinazioni possono essere infinite e vanno definite tenendo conto delle caratteristiche dei lavoratori e delle lavoratrici, della prestazione lavorativa, dei gruppi di lavoro e della struttura organizzativa dell’azienda.
Lo smart working è una diversa modalità di svolgimento della prestazione di lavoro subordinato, pertanto la valutazione sul dove viene svolta la prestazione lavorativa, in presenza in azienda o alternata ad una attività da remoto, presuppone una attenta valutazione da parte del datore di lavoro, amministratori e manager.
Presuppone un’analisi della struttura organizzativa, dei costi di gestione e del costo del lavoro, della mappa delle attività lavorative che possono essere esternalizzate, una definizione degli obiettivi, di specifici parametri di valutazione quantitativi e qualitativi, di forme di governo e di controllo.
Il regolamento aziendale è lo strumento che consente di trasformare in un piano operativo obiettivi, rischi e opportunità valutati in fase di progettazione e che definisce le “linee guida” di utilizzo dello smart working in azienda.
Quando si stipula un contratto individuale di lavoro subordinato nel contratto individuale si definiscono i parametri specifici che caratterizzano quel determinato rapporto di lavoro e, per tutto quello che non è espressamente indicato nel contratto, si rimanda alla contrattazione collettiva di riferimento.
La normativa che disciplina il lavoro agile, la legge n. 81 del 2017, lascia ampia autonomia negoziale alle parti, pertanto con il regolamento aziendale si definiscono le linee guida generali aziendali, con l’accordo individuale si stabiliscono nello specifico le modalità di svolgimento della prestazione di lavoro subordinato del lavoratore agile (orario, luogo, reperibilità, controlli, …).
Le modalità semplificate consentono al datore di lavoro di “fare una prova” con un campione di lavoratori.
Questo permette all’azienda di monitorare sia l’impatto sulla produttività aziendale, sia la motivazione e la soddisfazione dei lavoratori.
Che sia home, remote, smart o agile, se esiste il requisito della subordinazione, la modalità di svolgimento della prestazione lavorativa rientra nel perimetro del lavoro subordinato, soggetto alla normativa vigente.
Home working, remote working, smart working, agile working sono "nuove" modalità di organizzazione del lavoro.
5 agosto 2020