Come realizzare un progetto di smart working
Smartworking
La legge n. 81 del 2017 ha introdotto il lavoro agile o smart working ovvero una nuova modalità di svolgimento della prestazione del lavoro subordinato.
Disciplina la possibilità di svolgere l’attività lavorativa in parte nei locali aziendali ed in parte al di fuori, senza precisi vincoli di orario e di luogo.
La legge rimanda alle volontà delle parti, datore di lavoro e lavoratore, la progettazione di molti degli elementi che caratterizzano la prestazione lavorativa, in particolare orario e luogo di lavoro, fermi restando diritti e doveri che caratterizzano il rapporto di lavoro subordinato.
Essenziale è pertanto l’accordo tra le parti con cui il datore di lavoro ed il lavoratore manifestano la volontà di ricorrere al lavoro agile.
Con l’accordo di smart working si esplicita:
• un modello aziendale di organizzazione, gestione e controllo dell’attività lavorativa
• il potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro
• i diritti e i doveri del lavoratore e della lavoratrice
• la consapevolezza del valore della persona, delle tecnologie e dei processi di lavoro.
Gli elementi che caratterizzano in pratica un progetto di smart working sono:
• ascolto ed analisi dei bisogni e delle aspettative del datore di lavoro, direzione e management
• ascolto ed analisi dei bisogni e delle aspettative del lavoratore e della lavoratrice
• analisi del c.c.n.l. applicato in azienda
• realizzazione dell’accordo individuale di smart working
• eventuale realizzazione del regolamento aziendale di smart working
• eventuale realizzazione del contratto aziendale di smart working
• coordinamento delle attività operative
• attività di monitoraggio e verifica.
La valutazione dell’impatto economico-sociale
La normativa prevede che la prestazione lavorativa può essere organizzata per fasi, cicli e obiettivi, in modo da ancorare lo smart working a dei parametri di risultato.
Individuare indicatori misurabili, chiari e semplici può facilitare la direzione ed il management nell’attività di ottimizzazione delle politiche retributive e di gestione e controllo dei rischi reputazionali e sociali.
20 dicembre 2019